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13 Febbraio 2017

Guida Completa all'Apiterapia

A cosa serve l'apiterapia?

L?apiterapia, ossia anche la terapia delle api, utilizza i prodotti dell?alveare per alleviare alcune sintomatologie causate da diversi problematiche legate, per esempio, all?artrite, a infezioni, ferite, ustioni, dolori articolari, tendini, ecc.

Quali trattamenti fanno parte dell?apiterapia?

I prodotti delle api che vengono utilizzati per il benessere dell'uomo sono principalmente: il miele, il polline d'api, la propoli, la pappa reale e il veleno d'api.
Qui di seguito troverete gli utilizzi benefici di ogni prodotto dell'apiterapia.
Il Miele nell'apiterapia

Lo sapevi che...

per produrre 1 kg di miele
le api devono visitare 4 milioni di fiori!

1. Il Miele nell'apiterapia

I benefici del miele sono noti da centinaia di anni, non solo per quanto riguarda il suo alto potere nutritivo, ma anche come rimedio naturale, come toccasana per tanti piccoli e frequenti malanni.
Come viene utilizzato il miele nell?apiterapia
Gli usi del miele pi? comuni per il benessere e la salute dell'uomo sono:
  • Come ricostituente e fonte di energia immediata.
    Grazie ai suoi contenuti altamente energetici, il miele aiuta a superare stati di spossatezza, di nervosismo, di convalescenza. E? ottimo per gli sportivi e per la crescita dei ragazzi. Aumenta la resistenza alla stanchezza. Gli zuccheri semplici (monosaccardi) contenuti nel miele vengono infatti assorbiti velocemente dall?intestino e quindi forniscono energia istantanea.
  • Come immunostimolante.
    Per aumentare le difese immunitarie ai primi sintomi influenzali.
  • Come antibatterico.
    Come disinfettante e cicatrizzante di ferite ed ustioni grazie alle sue propriet? antibiotiche, applicato direttamente sulla parte lesa.
  • Come coadiuvante nelle infezioni del cavo orale.
    In caso di mal di gola e ulcere della bocca.
  • Come lenitivo per la tosse.
    Sciolto in acqua o latte caldo oppure ingerito allo stato puro con aggiunta di propoli.
  • Per la digestione.
    Contiene sostanze che aiutano il benessere dell?apparato digerente.
La propoli nell'apiterapia

Crema disinfettante

da applicare direttamente sulle ferite.
- 10 parti di cera d?api
- 3 parti di propoli (soluzione alcolica al 10%)
- 2 parti di miele

Sciogliere la cera a bagno maria, una volta intiepidita aggiungere la propoli e il miele. Mettere in un contenitore e tenere all?oscurit? lontano da fonti di calore.

2. La propoli nell'apiterapia

La propoli ? forse il prodotto dell'apiterapia pi? conosciuto ed utilizzato oggigiorno, grazie alle sue grandi propriet? antibatteriche.
Quasi tutti ormai abbiamo a casa uno spray alla propoli per il mal di gola!!
Come viene utilizzata la propoli nell?apiterapia
La propoli, anche detta la farmacia delle api, ? molto apprezzata come rimedio naturale contro diversi tipi di sintomatologie comuni e come stimolante delle difese dell?organismo.
 
  • Come igienizzante del tratto orale.
    Aiuta a contrastare le infezioni del cavo orale grazie alle sue propriet? antinfiammatorie. Ottima per mal di gola, gengiviti, alito cattivo. Si applica con spray, facendo risciacqui con soluzione alcolica o alcol free oppure masticando confetti o gommose a base di propoli.
  • Applicazioni locali.
    Su ferite, abrasioni, rash cutanei, acne, dermatiti. Sotto forma di tintura madre oppure in preparati come creme ed unguenti.
  • Prevenzione di stati influenzali e raffreddori.
    Previene herpes e influenza: ha un effetto antivirale - immunostimolante. In sciroppo o estratto, assumendola con un po? di miele 3 volte al giorno.
  • Cosmesi e igiene della persona.
    Per la preparazione di creme contro acne e brufoli, pomate ed unguenti lenitivi, per dentifrici e collutori, saponi e shampoo.
  • Respirata via frazione volatile.
    Grazie ai diffusori ambientali di propoli della linea Propolair di Kontak, la frazione volatile della propoli diffonde nell?ambiente le sue preziose propriet? terapeutiche e va a sanificare l'aria.
» Tutte le propriet? benefiche della propoli
» Tutte le sostanze benefiche della propoli

3. Il veleno nell'apiterapia

L'impiego terapeutico del veleno d'api ? una cura antica. Gi? nell'antica Grecia, in Egitto e in Cina era noto e molto utilizzato. ? il prodotto dell'apiterapia pi? intensamente studiato nella ricerca medica, quello che ha anche ricevuto pi? riconoscimenti e che trova pi? applicazioni.
Studi recenti, infatti, hanno attestato che il veleno d?api contiene 18 componenti chimici, ognuno dei quali possiede particolari propriet? farmacologiche.
Come viene utilizzato il veleno nell?apiterapia
Il veleno d'api viene somministrato per alleviare dolori muscolari, per ridurre infiammazione, per problemi d'artrite e per diminuire le sintomatologie di malattie degenerative.
Il veleno pu? essere applicato utilizzando direttamente la puntura d'ape (prelevata con un'apposita pinza) oppure tramite dei preparati iniettabili che contengono il veleno precedentemente estratto. In entrambi i casi occorre essere seguiti da professionisti esperti nelle terapie a base di veleno d'api. Esistono, inoltre, in commercio anche unguenti e pomate che possono essere applicati localmente sulle parti interessate.
Fondamentale nell'utilizzo del veleno d'api come cura ? avere la certezza di non essere allergici, per evitare reazioni a volte anche pericolose!
Il veleno d'api ? indicato nel trattamento di:
  • Artrite e altri tipi di infiammazioni sistemiche.
    Il veleno d'api pu? avere buoni risultati nel trattamento delle sintomatologie legate all'osteoartrite e all'artrite reumatoide, andando ad influire sul dolore e sul gonfiore. Sembra infatti indurre un aumento di cortisone nel plasma sanguigno.
    L?istamina, l?isolecitina, l?apamina esercitano invece un?azione antinfiammatoria in caso di artrosi, reumatismi, sciatalgie.
  • Infiammazioni croniche.
    come borsiti, tendiniti, a volte anche mal di schiena cronico. Grazie all'azione sul sistema nervoso centrale della mellitina (un potente antinfiammatorio) e a sostanze analgesiche (istamina, isolecitina e apamina).
  • Cicatrici del tessuto.
    Per il trattamento di keloidi. L'applicazione del veleno tende a ammorbidire e a scolorire i tessuti cicatriziali.
    Alcune sostanze presenti nel veleno (come composto X, hyaluronidase, fosfolipasi A2, istamina) sembrano aiutare a rilassare i tessuti e il fluire di altre sostanze.
  • Effetto antiage.
    La crema antirughe al veleno, usata a livello topico, ha un effetto di vasodilatazione sulla pelle grazie al suo contenuto di mellitina e stimola la produzione di collagene e fibre elastiche. L'apamina inoltre va a rilassare e distendere le rughe.
  • Sclerosi mutlipla.
    L'utilizzo dei possibili benefici del veleno ? ancora in fase di studio. Secondo alcuni test clinici eseguiti dalla Associazione Americana di Medicina, il veleno d'api sembra aiutare i pazienti affetti da sclerosi multipla a diminuire gli spasmi e a sentire meno la stanchezza.
  • Come antidolorifico.
    Applicato sulla parte dolente, il siero aiuta ad eliminare il dolore.
Il veleno d'api sta riscontrando sempre pi? successo in tutto il mondo e i suoi benefici sono in continua fase di studio.
 
La pappa reale nell'apiterapia

4. La pappa reale nell'apiterapia

La pappa reale rientra nell'apiterapia in quanto possiede numerose propriet? terapeutiche, benefiche e curative. Rappresenta un ottimo ricostituente naturale, aiuta a contrastare la stanchezza fisica, lo stress mentale e facilita la capacit? di concentrazione, grazie ai suoi alti contenuti di vitamina A, vitamine del complesso C, D, E e, in particolare, del complesso B.
Come viene utilizzata la pappa reale nell?apiterapia
La pappa reale ? indicata in caso di debilitazione, di stanchezza fisica, di stress mentale e difficolt? di concentrazione. E' inoltre utile nei cambi di stagione come integratore energetico.
  • Ricostituente e stimolante del sistema immunitario.
    Viene infatti utilizzata particolarmente utile in caso di debolezza, affaticamento fisico e mentale, malattia.
  • Rienergizzante.
    Aiuta a superare meglio uno stato di convalescenza o un intervento chirurgico, migliora le capacit? cognitive e di concentrazione.
  • Come coadiuvante per la sindrome premestruale.
    Assunta con regolarit? aiuta ad alleviare i disturbi della sindrome premestruale.
  • Come cicatrizzante.
    Applicata direttamente sulla pelle, funge da cicatrizzante, applicata fresca o aggiunta in unguenti.
  • Per combattere il colesterolo cattivo.
    Studi clinici hanno registrato una notevole iduzione di colesterolo, trigliceridi e LDL grazie all'azione dell'acido 10-HDA
  • Contrasta l'invecchiamento cutaneo.
    Ad uso topico - come ingrediente in preparazioni cosmetiche.
  • Come antiossidante e antinfiammatorio.
    Grazie all?alto contenuto di fenoli, flavonoidi, carotene, amminoacidi, acido ascorbico ed a altri acidi organici.
 
» Guida alla Pappa Reale
Il polline d'api nell'apiterapia

5. Il polline d'api nell'apiterapia

Il polline d'api viene incluso all'interno dell'apiterapia pi? che altro come un super food. Si tratta infatti di un alimento altamente proteico e dagli alti principi nutritivi che apporta benessere con effetti rinvigorenti e rienergizzanti.
La sua assunzione prolungata, come supplemento nutrizionale, pu? essere d'aiuto per migliorare performance fisiche e mentali.
Come viene utilizzato il polline d'api nell?apiterapia
Il polline ha diverse propriet? benefiche tra cui quelle antinfiammatorie, antivirali, antimicrobiche e favorisce inoltre l?aumento delle difese immunitarie. Inoltre ? utile per:
  • Contrastare stati di affaticamento e stress.
    Incrementa l?energia vitale nei casi di esaurimento nervoso, affaticamento, convalescenza, e contrasta stati di stanchezza cronica.
  • Contrastare l'osteoporosi.
    L'assunzione prolungata di polline d'api migliora la densit? ossea e combatte l'osteoporosi nella perimenopausa.
  • Problemi di acne e invecchiamento della pelle.
    Rivitalizzata l'epidermide grazie ai suoi contenuti antiossidanti e combatte l'acne.
  • Migliora la salute di unghie e capelli.
    Rinvigorisce unghie e capelli grazie all'alto contenuto di vitamine (A, B3, B8), minerali (zolfo, ferro, zinco) e a amminoacidi.
» Tutto ci? che c'? da sapere sul polline
La cera d'api nell'apiterapia

6. La cera nell'apiterapia

Lo sapevi che...

La parola CEROTTO deriva dall?uso tradizionale che si faceva della cera per proteggere le ferite.
Infatti deriva dal greco k?r?t?n ossia ?unguento di cera?.
Gli utilizzi della cera nell?apiterapia risalgono in parte a tradizioni e a usi popolari del passato, quando non c'erano ancora i prodotti medicali che abbiamo oggi noi a disposizione.
E' forse per questo motivo che oggigiorno gli utilizzi della cera d'api per il benessere della persona sono in parte andati in disuso.
Come viene utilizzata la cera nell?apiterapia
La cera d?api pu? essere usata come rimedio naturale a livello curativo specialmente in questi campi:
  • Sulle ferite per proteggerle dalle infezioni.
    La cera infatti applicata calda sulle ferite forma una specie di film protettivo e aiuta i processi di cicatrizzazione.
  • Come ingrediente nelle creme viso e mani.
    Grazie alle sue propriet? dermoaffini, protegge la pelle ma allo stesso tempo la lascia traspirare.
  • Come ingrediente in unguenti.
    Per la produzione di unguenti lenitivi abbinata all?olio d?oliva, erbe officinali (all?arnica, all?iperico, alla calendula?.) o propoli.
  • Per la protezione della cute esposta ad agenti esterni.
    Per proteggere le mani dall'azione dei detersivi o la pelle del viso esposta ad agenti che l'aggrediscono. Se applicata su queste parti forma una specie di pellicola protettiva.
  • Per la pulizia delle orecchie.
    Sotto forma di coni di tela cerata che, una volta posti nel canale auricolare e accesi come una candela dalla parte opposta, risucchiano il cerume.

Domande frequenti sull'apiterapia

Come assumere i prodotti dell'apiterapia?

I prodotti delle api a uso terapeutico devono essere assunti secondo il parere di un esperto, in modo tale da poter sfruttare al massimo i benefici di questi prodotti naturali ed evitare effetti collaterali e reazioni allergiche su soggetti gi? predisposti.
» Tutti i prodotti dell'alveare per la salute dell'uomo
» Tutto sulla composizione chimica della propoli

I trattamenti dell?apiterapia possono causare allergie?

L'apiterapia ? sconsigliata soggetti che hanno gi? una allergia comprovata ad alcune sostanze contenuti nei prodotti apiari.

Ci sono delle controindicazioni per l?utilizzo dell?apiterapia?

Come detto sopra, i trattamenti dell'apiterapia non sono indicati a persone allergiche.
Se si soffre di asma ? meglio evitare l'assunzione di pappa reale, per evitare un peggioramento, cos? come per problemi di dermatite.
Per quanto riguarda i trattamenti con il veleno d'ape sono da evitare in caso si soffra di disordini al sistema immunitario, come la sclerosi multipla, il lupus, l'artrite reumatoide, in quanto potrebbe provocare dei peggioramenti.

Le api e l?alveare vengono danneggiate durante l?estrazione dei prodotti per l?apiterapia?

L'estrazione dei prodotti dell'alveare non comporta nessun pericolo per le api. Solo nel caso dell'utilizzo del veleno le api possono essere sacrificate.
Questo riguarda soprattutto l'applicazione del veleno d'api con metodo tradizionale e cio? prelevando l'ape viva con una pinza e inducendola a pungere sulla parte prescelta. In questo caso l'ape va a morire come nei normalissimi casi di punture accidentali.
Esistono per? altri tipi di estrazione, pi? "bee-friendly" che non uccidono le api. Uno di questi ? l'estrazione del veleno dalle api tramite un pannello di vetro posto vicino all'alveare, che con una piccolissima scossa elettrica incoraggia le api a pungere il pannello, senza per? arrecar alcun danno.

Cos'? l'apitossina?

L'apitossina ? il veleno delle api. E' un liquido incolore che le api iniettano per difendersi che causa infiammazione locale.

L?apiterapia pu? essere usata anche per curare per gli animali?

Sono molti i rimedi naturali derivati dai prodotti delle api che vengono ormai utilizzati per gli animali domestici. In primis la propoli, che ? indicata per:
  • raffreddori e problemi delle vie respiratorie: ai cani si possono dare dalle 10 /20 della propoli ( in base alle dimensioni);
  • Infiammazioni del cavo orale come gengiviti, stomatiti, afte: con toccature con del cotton fioc inumidito con della propoli;
  • Aiutare la cicatrizzazione di ferite: applicando qualche goccia sulla parte;
  • Dermatiti: sempre poche gocce sulla parte lesionata possono alleviare pruriti e combattere micosi.